Cappotto di polistirolo: un classico, ma è sempre l’ideale?
Il cappotto di polistirolo è un classico ma è sempre l’ideale?
Ormai da una ventina di anni quando parli con un tecnico la parola d’ordine è: coibentare tutto.
Sigillare tetti, pavimenti e finestre. E tenere tutto chiuso. Tutto per il risparmio energetico, ed è anche giusto.
Le ristrutturazioni prevedono sempre:
- riscaldamento a pavimento,
- vespaio di iglu sotto il pavimento,
- cappotto termico di polistirolo,
- infissi in pvc con tripli vetri e guarnizioni,
- pannelli solari ecc.
Siamo sicuri che tutte siano sempre le soluzioni ideali? Specialmente per le case vecchie? La risposta è NO. Specialmente per il cappotto di polistirolo.
I Problemi causati dal cappotto di polistirolo nelle ristrutturazioni
Quasi sempre i muri delle case da ristrutturare hanno umidità di risalita e questo complica la situazione, il cappotto non risolve mai l’umidità di risalita, tutt’al più la nasconde. Un muro umido trovando il polistirolo all’esterno può solo spingere l umidità all’interno, oppure creare condensa nell’interstizio tra il cappotto e il muro. Un muro umido, in inverno conduce il calore verso l’esterno sprecando energia che peraltro incontrando il polistirolo e fa aumentare l’umidità.
Nelle case con cappotto termico e infissi termici come si ARIEGGIA?
Il cappotto di polistirolo assieme agli infissi “a prova di terza guerra mondiale” eliminano ogni aerazione e la traspirazione dei muri della casa favorendo la comparsa di condensa e muffa. Così ti dicono “devi arieggiare” – “apri le finestre”! Perché installare finestre e cappotti dove non passa un atomo d’aria per risparmiare sul riscaldamento, se poi devi aprirle e far entrare il freddo? La casa con cappotto di polistirolo: un bunker che si riscalda in fretta e dove non passa aria. Le case con cappotto di polistirolo anche in Classe A non hanno un clima ideale interno. Sono umide, hanno spesso muffe e aria pesante. Anche nel nuovo se le lavorazioni sono state fatte male o “al risparmio”, le cose non cambiano di molto.
Oltre la mancanza di aereazione, possono avere difetti come infiltrazioni dai marciapiedi, umidità di condensa, interstiziale e ponti termici.
Insomma dopo anni di amianto e cemento, ora c’è la “plastificazione” isolando le case con cappotto termico di polistirolo.
- Orrendi cappotti, che suonano “vuoto” quando li tocchi, ricoperti di pitture di plasticone “antipioggia” dai colori sgargianti. Infissi termici in PVC e vespaio di plastica al piano terra; insomma una scatola di polistirolo e cemento. Lavori fatti attorno ad una vecchia casa anni 50 o primi novecento che aveva un suo equilibro e una sua estetica che vanno perduti.
Cappotti Termici di Polistirolo Fatti “alla Carlona.”
A volte il cappotto di polistirolo termico, nelle ristrutturazioni viene fatto da imbianchini o muratori che non sanno niente di isolamento termico e di materiali. Senza tanti calcoli, progetti termo tecnici o scelta dei materiali. Sembra che basti montare dei pannelli di polistirolo e rasare tutto col plasticone, e fine. La casa diventa un ponte termico globale, con muffe e condense in ogni stanza.
Il peggio è il cappotto di polistirolo, rifinito al quarzo sopra vecchi muri umidi con umidità di risalita. Il genio “amico muratore” o impresa che “costa meno” a volte invece del cappotto esterno ti consiglierà di fare all’interno le mitiche contro pareti di tavelloni, o di cartongesso; se non addirittura un bel cappottino da 6 cm interno. Quello che succede dietro quelle pareti di cartongesso o di tavelloni meglio non saperlo ma se l’hai fatto… lo scoprirai presto! Se richiami l’artigiano per il clima, la muffa e gli odori nefasti darà la colpa alle finestre ti farà il classico “foro per far passare l’aria”.
Insomma Prima mette l’isolamento termico e poi ti buca le casa e fa entrare freddo.
“Antiche tradizioni e conoscenze” tramandate da un incompetente all’altro e applicate ai materiali e alle esigenze moderne.
Materiali naturali o Nanotecnologie traspiranti, per il cappotto termico.
I materiali naturali per un cappotto termico costano di più ma offrono di più. Non te li consigliano perché le marginalità sulla posa diminuiscono. Il polistirolo non costa niente e offre un prezzo apparentemente “competitivo”.
È meglio spendere di più per materiali traspiranti e performanti in modo da non avere brutte sorprese e non vedere la propria casa aggredita da muffe e condense.
- Il costo della manodopera è più o meno uguale
- Noleggio del ponteggio è lo stesso
- Le parcelle dei progetti e permessi sono uguali
- I lavori accessori sono gli stessi
Il costo dei materiali naturali e traspiranti è maggiore ma il risultato è completamente diverso.
Se vuoi una consulenza specializzata mettiamo al tuo servizio la nostra esperienza ventennale, proponendoti senza impegno le migliori soluzioni sul mercato, utilizzando sempre materiali di isolamento traspiranti e vernici silossaniche, si forse risulteremo un po’ più cari…ma rispetto a cosa? Al non risolvere anzi a far sì che la tua casa diventi un plasticone pieno di muffe e condense?